Londra: a Camden si spendono oltre 10mila sterline per strisce pedonali arcobaleno “pericolose”
È successo nella municipalità di Camden, a Londra. Oltre diecimila sterline spese per strisce pedonali “inclusive”.
Come riportato ieri dal quotidiano britannico Daily Mail, qualcuno ha richiesto al Camden Council – avvalendosi del “Freedom of Information Act” – il rendiconto spese di tale capolavoro: la risposta non ha tardato ad arrivare, ben 10.464 sterline spese. E non solo una striscia è stata rimpiazzata: ben quattro, una per ciascun attraversamento pedonale di quell’incrocio.
Siamo sicuri che dipingere qualche colore sia veramente potuto costare la bellezza di 10.464 sterline? E, con l’inverno alle porte, quanti senzatetto di Camden si sarebbero potuti aiutare con quella somma?
La municipalità di Camden, inoltre, ha sistematicamente ignorato tutti gli avvertimenti riguardo alla sicurezza per automobilisti, non vedenti, diversamente abili e anziani prima di dipingere quelle strisce arcobaleno nell’incrocio (Tavistock Place) che porta lo stesso nome di una controversa clinica per il cambiamento di sesso dei bambini (Tavistock Clinic).
Sia i cani guida che i cavalli della polizia equestre vengono spaventati dai colori accesi.
Persino il Dipartimento dei Trasporti scrisse una lettera al Municipio per denunciare la totale assenza di valore legale di suddette strisce rispetto a quanto prescritto dal codice della strada, mettendo fuorilegge coloro che attraversano su di esse – con alta probabilità di generare dispute assicurative in caso di pedoni investiti – nonché causando problemi agli automobilisti in quanto potrebbero facilmente non comprendere che quelle sono strisce pedonali.
Ma la logica, le leggi e il diritto – di fronte alla cosiddetta “consapevolezza transgender” – vengono meno.
Cosi facendo, hanno messo pedoni e automobilisti in situazione di rischio per la loro incolumità, affrontando l’esoso costo di 10mila sterline che potevano altresì essere spese per la stessa sicurezza stradale – ad esempio per i ciclisti – al fine di prevenire incidenti.
“Ma il politicamente corretto è una gentilezza verso le persone…”, direbbero i benpensanti inclusivi e progressisti: apparentemente no, anzi in questo caso rappresenta un vero e proprio pericolo per l’incolumità delle persone.